“Sono ormai trascorsi venti anni da quando ho creato l’azienda e credo di essere più realista che ottimista. Ho i piedi ben saldi per terra, pur tenendo il passo con i tempi il più possibile. La forza dell’attività si poggia però sul lavoro di gruppo. E’ infatti fondamentale la valorizzazione dei collaboratori: l’azienda sarà anche mia, ma la formiamo tutti insieme. Io senza gli altri sono nessuno, è la squadra che funziona; ed è per questo che ci definisco una famiglia“.

Salvatore Arrabito, titolare Vivai dell’Alto

In occasione del ventesimo anniversario aziendale, a dichiararlo a FreshPlaza è Salvatore Arrabito (foto a lato), titolare della Vivai Dell’Alto di Scicli (RG), fondata il 2 gennaio 1996.

L’azienda conta 27.000 metri quadrati di superficie produttiva: qui il seme diventa pianta, con una produzione di circa 25 milioni di esemplari. In particolare: pomodoro, peperone, melanzane, melone e anguria, cetriolo, zucca e zucchina, finocchi, bietola, rucola. Vasto anche l’assortimento di piante da orto per hobbistica, che comprende tra l’altro lattughe e brassicacee.

La signora Guglielma, responsabile della qualità.

“Nell’arco degli anni abbiamo introdotto metodologie e tecnologie che potessero farci gestire al meglio l’attività. Siamo un’azienda modesta che opera nel rispetto della legalità e possediamo le dovute certificazioni, come quella GlobalGap. Gran parte dei guadagni viene reinvestita nell’ottimizzare strutture e nel tenersi aggiornati su semi, varietà e novità”.

Dal suo “osservatorio privilegiato” abbiamo chiesto al vivaista su cosa al momento si stiano orientando i produttori. “C’è la tendenza – racconta Arrabito – a fare una coltura molto lunga, anche per via dell’aumento dei costi di piantine innestate e semi. D’estate per esempio ci si focalizza su pomodori, peperoni, melanzane. Dal mese di dicembre fino a buona parte del mese di marzo si trapiantano meloni e angurie; a marzo e ad aprile si trapiantano pomodori in pieno campo. E poi si riparte: a maggio e giugno con i peperoni, a luglio con il pomodoro”.

“Al momento noi stiamo producendo melone Cantalupo e anguria, entrambi innestati. Nel tempo abbiamo mantenuto una certa costanza: intorno al milione di piante innestate per il primo e a qualche altro milione di piantine per la seconda”. Quest’anno si registra un piccolo calo per il melone. “In azienda, però, non ce ne siamo accorti, perché bene o male abbiamo mantenuto le stesse cifre degli anni precedenti”.

Le piante prodotte dall’azienda vengono vendute in tutta la Sicilia, soprattutto nella fascia da Pachino a Scicli, passando per Vittoria, Gela, Licata, Campobello di Licata, Palma di Montechiaro fino ad arrivare in provincia di Catania e Palermo. Collaborazioni in atto anche in Calabria e Puglia.

Guglielmo Arrabito

In merito all’entrata in azienda del figlio Guglielmo (nella foto sopra), tecnico agrario, e a quella futura dell’altro figlio, Duilio, ancora giovane studente di ragioneria, Salvatore Arrabito dichiara: “Vorrei che da parte loro ci fosse un’intelligenza diversa dalla mia nell’approcciarsi a questo lavoro. Nonostante io fossi figlio di agricoltore, sono un autodidatta di questo mestiere. Mi sono costruito sul campo, accumulando 36 anni di esperienza. Ben vengano i cambiamenti che loro vorranno attuare e sarò a loro disposizione qualora richiedessero il mio appoggio”.